Dopo le ultime rilevazioni dell’Ispettorato dei Trasporti, in cui sono state individuate dalla Polizia olandese, manomissioni al cronotachigrafo su vari mezzi di trasporto, ecco che il governo ha deciso di intervenire tempestivamente sulla vicenda raddoppiando le sanzioni.
Nel 2018 l’Ispettorato ha rilevato che 1 camion su 6 mostra segni di manomissione del cronotachigrafo. Secondo l’ente non sono responsabili di questa frode solamente gli autisti ma anche le imprese di autotrasporto e gli installatori.
Per gli autisti e gli installatori, l’ammenda da pagare è arrivata a 1.500€ contro i 550€ iniziali, mentre per le aziende che chiedono o impongono ai conducenti di manomettere il cronotachigrafo la multa è giunta a 4.400€ contro i 2.200€ stabiliti in precedenza.
Il Ministero dei Trasporti olandese sta valutando di introdurre pene molto più severe come il ritiro della carta del conducente o quella dell’assistenza oppure il ritiro dell’autorizzazione al trasporto.
Indagine su frode al cronotachigrafo
Secondo magistrati belgi e olandesi sono tantissimi i veicoli industriali con i cronotachigrafi manipolati. Dopo aver colto in flagrante un cittadino polacco che stava manomettendo attraverso un software dei cronotachigrafi in un’officina Belga, ecco che a distanza di qualche mese si ripete la stessa identica cosa nei Paesi Bassi. Da qui gli inquirenti scoprono che questo software ideato in Polonia ma venduto in tutto il continente, è stato installato anche su altri veicoli di autotrasporto del Belgio e dei Paesi Bassi e ritengono che altri camion stiano circolando su strade europee con un cronotachigrafo manomesso.Sicuramente l’indagine non è facile portarla avanti perché gli attuali strumenti di Polizia non sono in grado di poter rilevare e appurare al 100% che si tratti di un dispositivo manomesso perché i metodi che si possono utilizzare possono essere molteplici, da quello più semplice a quello più sofisticato.
Purtroppo in questi ultimi tempi si sta assistendo ad un’evoluzione quasi incontrollata di sistemi di manomissione. Se fino a qualche tempo fa bastava una semplice calamita o delle schede elettroniche per oscurare velocità e ore di lavoro, oggi invece siamo di fronte alla realizzazione di software sempre più d’avanguardia installati nell’apparecchio, difficili da poter rilevare se non si hanno a disposizione gli strumenti giusti.
La manomissione di questi utili dispositivi rappresenta non solo una grave distorsione nei confronti dei propri competitors di settore, ma rischia di compromettere la vita stessa dell’autista e quella degli altri, mettendo a rischio la sicurezza stradale.